«…Tu
incontrerai l’intrepida oste dei Liguri,
e tu valoroso vedrai
quanto siano abili nel combattere…».
Avvertimento per Ercole
da parte di Prometeo.
Nel post precedente ho parlato di
Castiglioncello e della sua importanza per il controllo del
territorio nella Val Santerno nel medioevo.
La zona in questione
fa parte del Mugello, per curiosità, ho iniziato a cercare e a
documentarmi sul perché si chiama in questo modo.
Voglio così
condividere con voi le informazioni che ho raccolto, nella speranza
di lasciarvi qualcosa di utile e interessante.
Il
Mugello, prende il nome da una tribù di Liguri chiamata Magelli, che
s'insediarono nell’attuale Italia nord-occidentale, nel 2000 a.C.;
questo avvenne prima dell'arrivo degli Etruschi e dei Celti.
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Mappa del Mugello
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I
Liguri erano un popolo diviso in tribù, con molta probabilità
proveniva dalla penisola iberica e fu uno dei primi popoli a valicare
le Alpi ed a stanziarsi nella nostra penisola; era un popolo che non
conosceva la scrittura, per cui si sono perse molto informazioni sul
loro conto ma presentava molte affinità con, i loro “vicini di
casa”, i celti per usi e costumi.
Dalle
sepolture, infatti si è scoperto che gli elmi dei guerrieri erano
simili e l'uso di portare il torques al collo era comune.
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Elmo Ligure
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Figurante alla Festa Celtica di Monterenzio 2017
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I
villaggi dei Magelli erano molto interessanti, venivano costruiti
attorno ad un “Castelliere”, in cima ad una collina. La terra per
realizzare il fossato veniva impiegato per rialzare ulteriormente la
struttura e le pietre venivano utilizzate per le mura dell’edificio.
Una torre di diametro molto ampio (anche di 50m) all’interno della
quale l’esercito alloggiava e dove veniva amministrato il
villaggio, all’esterno le case e le strutture civili dei liguri.
Apro
una piccola parentesi sui castellieri… quando ho fatto la Via degli
Dei, un trekking lungo circa 130Km che collega Bologna a Firenze,
sono passato per Monte Bastione e Poggio Castelluccio. Entrambe le
località presentano i resti di queste strutture difensive.
Ho
sperato di vederle ma la vegetazione e l’ubicazione esatta non mi
hanno consentito di trovarle, peccato… Ma Torniamo al Mugello e ai
Liguri.
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Presumibile forma di un Castelliere Ligure
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Tra
l'VIII e il V secolo a.C., anche tribù celtiche, probabilmente
provenienti dall'Europa centrale, iniziarono a trasferirsi in Italia.
Avevano armi di ferro, il che permisero loro di sconfiggere
facilmente i liguri e le tribù locali, che erano ancora armate con
armi di bronzo.
Celti e Liguri in seguito iniziarono a
mescolarsi tra loro e formare una cultura celto-ligure; durante
questa convivenza la lingua parlata, le divinità principali e la
fattura dei manufatti portati alla luce in area ligure erano di tipo
celtico.
Gli antichi scrittori romani, come Tacito a
proposito dei Liguri, ci riportano l'immagine di un popolo semi
selvaggio, ferino, i cui guerrieri incutono timore solo con il loro
aspetto.
Nel
contempo vengono però sottolineate le qualità di solidarietà ed
onestà, di una popolazione agricola e pastorale non ancora divisa in
classi e in cui le donne affrontavano le stesse fatiche degli uomini
in una terra definita sassosa, coperta di alberi da abbattere.
Dopo
la seconda guerra punica, nel 200 a.C., Liguri e Celti Boi
saccheggiarono e distrussero la colonia romana di Piacenza,
controllando di fatto uno dei passi più importanti della Pianura
Padana.
Questo avvenimento scatenò una guerra e solo tre anni
dopo i Romani, riuscirono a riprendere il controllo dell'area
piacentina.
Seguì una seconda fase del conflitto che si
portasse fino al 155 a.C., caratterizzato dal fatto che i Liguri si
trincerarono sull'Appennino, da dove periodicamente scendevano per
saccheggiare i territori circostanti.
I Romani, dal canto loro,
organizzavano continue spedizioni sulle montagne per sconfiggere e
sottomettere definitivamente i Liguri rimasti.
Fu una guerra
lunga e sanguinosa...
L'etnia
ligure si dissolse solo nella "cittadinanza romana", con il
progredire della romanizzazione nei territori conquistati.
Tutto
questo papiro di informazioni per dire cosa: i Magelli si sono andati
ad insediare in un bel posto, ma con il giungere degli Etruschi da
Sud-ovest e poi dei Celti da Nord-est, le cose si sono complicate
notevolmente. Erano in mezzo a due popoli forti e valorosi e
come accade sempre nella storia, essere in mezzo a due potenze non è
mai una cosa buona.
I
romani hanno solo dato il colpo finale a questo popolo, integrandolo
al suo interno.
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Festa celtica di Monterenzio 2017 |
Onestamente
sono rimasto incuriosito, una popolazione insediata
in Italia da
4000 anni fa, fa strano… anche
se ora
rimangono solo alcuni toponimi e qualche reperto rinvenuto in tombe e
nulla più.
Oggi
secondo me, la
cosa più
difficile è
ridisegnare come fosse la conformazione del territorio dell’epoca:
le
coste erano differenti, non c’erano strade, l’appennino era
ricoperto di foreste e l’agricoltura non era come quella
odierna.
Ogni
pietra tolta dalla terra per poterla lavorare costava sacrifici in
termini di fatica, il mangiare non era sempre garantito nelle giuste
quantità e per tutti.
Le
malattie non guardavano in faccia e nessuno così come l’inverno.
Eppure questo popolo antico come tutti gli altri nella storia, è
riuscito ad adattarsi al territorio ed a plasmarlo. Dovevano essere
tempi duri: in totale simbiosi con la natura, il tempo trascorreva
lentamente eppure con una maggiore consapevolezza.
Ad
Maiora!
Buon
cammino a tutti.
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