lunedì 18 maggio 2020

I Liguri e il Mugello

«…Tu incontrerai l’intrepida oste dei Liguri,
e tu valoroso vedrai quanto siano abili nel combattere…».
Avvertimento per Ercole da parte di Prometeo.

Nel post precedente ho parlato di Castiglioncello e della sua importanza per il controllo del territorio nella Val Santerno nel medioevo.
La zona in questione fa parte del Mugello, per curiosità, ho iniziato a cercare e a documentarmi sul perché si chiama in questo modo.
Voglio così condividere con voi le informazioni che ho raccolto, nella speranza di lasciarvi qualcosa di utile e interessante.

Il Mugello, prende il nome da una tribù di Liguri chiamata Magelli, che s'insediarono nell’attuale Italia nord-occidentale, nel 2000 a.C.; questo avvenne prima dell'arrivo degli Etruschi e dei Celti.

Mappa del Mugello

I Liguri erano un popolo diviso in tribù, con molta probabilità proveniva dalla penisola iberica e fu uno dei primi popoli a valicare le Alpi ed a stanziarsi nella nostra penisola; era un popolo che non conosceva la scrittura, per cui si sono perse molto informazioni sul loro conto ma presentava molte affinità con, i loro “vicini di casa”, i celti per usi e costumi.

Dalle sepolture, infatti si è scoperto che gli elmi dei guerrieri erano simili e l'uso di portare il torques al collo era comune.

Elmo Ligure
Figurante alla Festa Celtica di Monterenzio 2017

I villaggi dei Magelli erano molto interessanti, venivano costruiti attorno ad un “Castelliere”, in cima ad una collina. La terra per realizzare il fossato veniva impiegato per rialzare ulteriormente la struttura e le pietre venivano utilizzate per le mura dell’edificio. Una torre di diametro molto ampio (anche di 50m) all’interno della quale l’esercito alloggiava e dove veniva amministrato il villaggio, all’esterno le case e le strutture civili dei liguri.

Apro una piccola parentesi sui castellieri… quando ho fatto la Via degli Dei, un trekking lungo circa 130Km che collega Bologna a Firenze, sono passato per Monte Bastione e Poggio Castelluccio. Entrambe le località presentano i resti di queste strutture difensive.

Ho sperato di vederle ma la vegetazione e l’ubicazione esatta non mi hanno consentito di trovarle, peccato… Ma Torniamo al Mugello e ai Liguri.

Presumibile forma di un Castelliere Ligure

Tra l'VIII e il V secolo a.C., anche tribù celtiche, probabilmente provenienti dall'Europa centrale, iniziarono a trasferirsi in Italia. Avevano armi di ferro, il che permisero loro di sconfiggere facilmente i liguri e le tribù locali, che erano ancora armate con armi di bronzo.

Celti e Liguri in seguito iniziarono a mescolarsi tra loro e formare una cultura celto-ligure; durante questa convivenza la lingua parlata, le divinità principali e la fattura dei manufatti portati alla luce in area ligure erano di tipo celtico.

Gli antichi scrittori romani, come Tacito a proposito dei Liguri, ci riportano l'immagine di un popolo semi selvaggio, ferino, i cui guerrieri incutono timore solo con il loro aspetto.

Nel contempo vengono però sottolineate le qualità di solidarietà ed onestà, di una popolazione agricola e pastorale non ancora divisa in classi e in cui le donne affrontavano le stesse fatiche degli uomini in una terra definita sassosa, coperta di alberi da abbattere.

Dopo la seconda guerra punica, nel 200 a.C., Liguri e Celti Boi saccheggiarono e distrussero la colonia romana di Piacenza, controllando di fatto uno dei passi più importanti della Pianura Padana.
Questo avvenimento scatenò una guerra e solo tre anni dopo i Romani, riuscirono a riprendere il controllo dell'area piacentina.
Seguì una seconda fase del conflitto che si portasse fino al 155 a.C., caratterizzato dal fatto che i Liguri si trincerarono sull'Appennino, da dove periodicamente scendevano per saccheggiare i territori circostanti.
I Romani, dal canto loro, organizzavano continue spedizioni sulle montagne per sconfiggere e sottomettere definitivamente i Liguri rimasti.
Fu una guerra lunga e sanguinosa...

L'etnia ligure si dissolse solo nella "cittadinanza romana", con il progredire della romanizzazione nei territori conquistati.

Tutto questo papiro di informazioni per dire cosa: i Magelli si sono andati ad insediare in un bel posto, ma con il giungere degli Etruschi da Sud-ovest e poi dei Celti da Nord-est, le cose si sono complicate notevolmente. Erano in mezzo a due popoli forti e valorosi e come accade sempre nella storia, essere in mezzo a due potenze non è mai una cosa buona.

I romani hanno solo dato il colpo finale a questo popolo, integrandolo al suo interno.

Festa celtica di Monterenzio 2017

Onestamente sono rimasto incuriosito, una popolazione insediata in Italia da 4000 anni fa, fa strano… anche se ora rimangono solo alcuni toponimi e qualche reperto rinvenuto in tombe e nulla più.

Oggi secondo me, la cosa più difficile è ridisegnare come fosse la conformazione del territorio dell’epoca: le coste erano differenti, non c’erano strade, l’appennino era ricoperto di foreste e l’agricoltura non era come quella odierna.

Ogni pietra tolta dalla terra per poterla lavorare costava sacrifici in termini di fatica, il mangiare non era sempre garantito nelle giuste quantità e per tutti.

Le malattie non guardavano in faccia e nessuno così come l’inverno. Eppure questo popolo antico come tutti gli altri nella storia, è riuscito ad adattarsi al territorio ed a plasmarlo. Dovevano essere tempi duri: in totale simbiosi con la natura, il tempo trascorreva lentamente eppure con una maggiore consapevolezza.

Ad Maiora!

Buon cammino a tutti.

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