“L'esperienza dimostra che, se si prevede da lontano il disegno che si desidera intraprendere,
si può agire con rapidità una volta venuto il
momento di eseguirlo.”
Oggi
vi racconto di come pianifico ed organizzo le mie escursioni; ma
prima vorrei parlarvi di ciò che provo quando faccio
escursionismo.
Le emozioni, sono alla base di tutto: mi sento in
pace, mi sento bene, mi si riempie il cuore dei colori della
natura.
Mi sembra di perdermi negli orizzonti tra il cielo e le
colline, amo anche la fatica che faccio per meritarmi tutti quei
doni...
Amare la fatica?
La fatica, nessuno la vuole
fare!
La nostra società è centrata molto sul possesso di
oggetti, sull'apparire, sui piaceri della vita e non parla mai della
sofferenza, della vecchiaia e della morte, come se fossero tabù.
Ma
queste elementi sono parti integranti della vita... come il giorno e
la notte, come il caldo e il freddo per capirci.
Il taoismo, che
conosco in modo molto superficiale, spiega bene la dualità delle
cose; la trasposizione con un trek è semplice ed immediata.
Per
assaporare il piacere di un panorama devi fare fatica per poter
raggiungere la cima da cui mirarlo.
La fatica, come il piacere
sono parti della vita, hanno la stessa importanza, la stessa valenza,
si completano.
Ma parliamo di come pianifico ed organizzo
un un'escursione che è l'argomento principale del post...
Il
primo fattore che incide molto sul tipo di escursione che intendo
fare, è il tempo a mia disposizione; per esigenze familiari o
lavorative, non sempre posso stare fuori più di una giornata e
quindi mi si preclude la possibilità di una lunga escursione.
Ad
ogni modo decido sempre con qualche giorno di anticipo dove andare,
la lunghezza del trek e cosa vedere, non vado mai
all'avventura.
Sentiero CAI 715 |
Scrivo subito che preferisco escursioni ad
anello; questo perché mi danno la possibilità di lasciare l'auto e
di trovarla lì, dove l'ho lasciata al momento della partenza.
Non
disdegno le escursioni a tappe, ma in questo caso pianificare è
molto importante perché comporta dormire fuori una o più notti e di
conseguenza serve un "rifugio sicuro sulla via".
Come
la maggioranza delle persone lavoro dal lunedì al venerdì, i mezzi
pubblici (bus) nel fine settimana ovviamente, sono molto meno che nei
giorni lavorativi e questa condizione non favorisce le escursioni a
tappe poiché non si riesce fisicamente a tornare a casa o
all'auto.
Altro fattore di scelta, per un trek, per me è
che ci sia un qualcosa da vedere; può essere un punto panoramico,
una cascata, una costruzione... un qualcosa per dire vado lì
perché...
È una specie di obbiettivo, un traguardo da
raggiungere per assaporare il momento dell'arrivo e alleviare la
fatica durante l'escursione.
La mappa escursionista vuoi che sia 1:25000 o 1:50000
quando cammino, è sempre con me.
Un altro strumento che
utilizzo è un app che si chiama wikilock.
Questa app offre la
possibilità, tramite gps, di tracciare il proprio percorso e
successivamente di sapere la lunghezza, il tempo impiegato, il
dislivello e caricare anche foto.
Wikilock, come dicevo, lo si
può utilizzare anche in fase di pianificazione, ovvero si cerca
nella zona dove si vuole andare se ci sono percorsi e da lì prendere
nota.
Se
l'escursione dura più giorni, faccio anche un ricerca tramite web
delle strutture dove potermi fermare a dormire e a mangiare alla
sera.
Questo implica apportate le giuste deviazioni al tracciato
in lunghezza per rientrare nel chilometraggio giornaliero, ma anche
in funzione della tappa successiva.
Non sempre il B&B è lì
dove lo vorrei...
Mi adatto sempre alla situazione ma cerco di
evitare di dormire in Tarp o in Tenda.
Preferisco avere uno
zaino leggero, viaggiare bene con un passo veloce che carico come un
mulo.
Come scrivevo sopra, deve esserci sempre il giusto
bilanciamento tra piacere e fatica con quello che si intende
fare.
Pianificare è importante ma contro il meteo non si
può fare niente; se quel giorno piove amen salta tutto, oppure se il
maltempo mi sorprende, nessuna paura mi copro a dovere e si finisce
quello che si ha iniziato.
Un ultima cosa...
Il più
delle volte, percorro sentieri già fatti da altri...
Non c'è
nulla di male, non mi invento niente, l'importante è vivere
l'esperienza, l'essere presenti nel momento e godersi quella che la
natura in quel momento a da offrire.
Ciao e Buon cammino a
tutti.
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